La storia del Nido Ceccarini affonda le sue radici nello stesso tessuto storico e sociale della città. Il Giardino d’Infanzia fu fortemente voluto dalla benefattrice Maria Boorman, moglie del dottor Giovanni Ceccarini, la cui storia rivela una grande intelligenza e una personalità orientata ai grandi valori. Giovanni combatte al fianco di Garibaldi nelle campagne per l’indipendenza italiana, sconfitto dai francesi viene esiliato e inizia il suo pellegrinaggio per il mondo: Cina, Francia (Parigi) e infine gli Stati Uniti, sempre ampliando e perfezionando i suoi studi di medicina. Ed è nella metropoli nordamericana che conosce Maria Boorman Wheeler, donna intelligente, colta e sensibile, che con lui condivide l’attenzione verso i più poveri e bisognosi.

Il richiamo della propria terra, fa sì che Giovanni, appoggiato da Maria, inizi a spostare i propri interessi in Italia, prima attraverso il fratello Vincenzo che acquista per conto suo, terreni e possedimenti nella zona tra Riccione e Scacciano, poi direttamente trasferendosi in Italia nel 1875, e dividendo il suo tempo tra Roma, dove esercita la sua professione ad alti livelli, e la casa di Scacciano.

La loro disponibilità e la sensibilità verso i bisogni della gente, fa sì che ben presto la coppia conquistasse il cuore dei cittadini diventando personaggi di rilievo nella comunità.

Negli ultimi decenni dell’ottocento, Scacciano e Riccione sono piccole realtà agricole, che vivono prevalentemente di mezzadria, l’agricoltura e la pesca non sono sufficienti allo  sviluppo economico, demografico e sociale, creando così situazioni di difficoltà e disagio economico che non possono non colpire l’animo sensibile dei coniugi Ceccarini e spingerli verso gesti frequenti di solidarietà a favore della popolazione.

Quando nel 1888 muore Giovanni, Maria non torna nel suo paese d’origine, l’America, ma resta nella sua terra romagnola e consolida ancora di più la sua opera di beneficenza a favore di questo territorio tanto amato dal marito e al quale anche lei si sente fortemente legata.

Prosegue nei progetti che aveva discusso e abbozzato con il marito, e nel 1889 diventa un importante sostenitore della neonata Società Operaia di Mutuo Soccorso, dona fondi per la fondazione della Biblioteca Popolare Circolante e in quell’inverno rigido, fa preparare e distribuire 300 minestre al giorno alle famiglie in difficoltà.

L’ 1 novembre del 1891 viene inaugurato il Giardino d’Infanzia, destinato ad accogliere i bambini della borgata di Riccione.

Il 25 aprile 1892 viene posta la prima pietra dell’ospedale Giovanni Ceccarini, inaugurato poi nel 1893, destinato ad accogliere gli ammalati di Riccione e dei territori circostanti.

Le sue opere di bene non si concludono qui. Contribuisce alla costruzione dei ripari per le barche da pesca e alla costruzione della strada che arriva al porto, senza dimenticare mai i piccoli bisogni quotidiani della propria gente.

“Ho di che mi avanza, sono in dovere di darlo ai poveri.”

(Maria Boorman Ceccarini)

L’Asilo Nido Maria Boorman Ceccarini e l’Ospedale Giovanni Ceccarini vengono unificati nella gestione dalla Società di Mutuo Soccorso, che poi nel tempo è stata rivista e riorganizzata, fino ad arrivare all’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, IPAB, che lo amministra attraverso un Consiglio di Amministrazione che annovera tra i suoi membri rappresentanti dei comuni limitrofi: Rimini, Coriano e Misano, oltre Riccione che ne rimane Comune Capofila.

La gestione operativa del nido viene affidata periodicamente con cadenza quadriennale mediante gara d’appalto ad evidenza pubblica
Nell’ultima gara, l’affidamento della gestione è stato assegnato ad un’ ATI, Associazione Temporanea d’Impresa, costituita da Service Web Cooperativa sociale Onlus e Karis Foundation.

(Biografia da “I Ceccarini per Riccione” – Patrizia Bebi e Oreste De Luca)

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